Innanzitutto Buon Natale a tutti. E' passato un po' di tempo da quando perdevo un'ora per cercare un'immagine carina, una canzone carina, impaginarne il testo bene benino, per fare gli auguri ai tacchini, e non temete che c'è sempre qualcuno che vi pensa, e quella è ancora la mia canzone natalizia preferita e lo sarà sempre, perché John era uno che sognava ma noi dovremmo raggiungerlo per un natale che sia non solo natale ma anche e soprattutto Natale. Perché nothing is lost, e in questi giorni il brivido è più forte quando lo sento cantare, e non solo perché c'è più freddo che, che ne so, a Maggio. Perché i ricordi sono parte di noi, sono belli e più importanti del presente. Perché il passato è passato, e ci rimangono presente e futuro (e concentrato triplo). Perché mi stanno venendo i brividi a ripensarci.
Dicevo: figure di cioccolata. Ieri sera in pizzeria con amici per farsi gli auguri. Aspettiamo un macello di tempo. Noi in quattro, e ad aspettare con noi che la comitiva di calciatori si levi, un gruppetto di donne, oramai grandicelle. In particolare una, neanche bella, con un bendidio supportato da un'impalcatura degna di quelle che monta mio zio, che costruisce case, e un vestito con un buco tondo, al centro, per far vedere quello che era intenzionata a far vedere, nonostante stesse in una pizzeria sfigata nella quasi-bassa reggiana. Insomma, avete capito. Ecco, praticamente la serata scorre liscia, a parte un'increspatura sismica, fino a dopo il dolce. Lì accade il patatrac. Un mio amico (giuro che non ero io, era lui che era seduto di fronte a me), attirato da un "ops" non so quanto involontario e dalla caduta di una sciarpa che copriva quel buco, simile a quello del soffitto nel Pantheon, ci casca. Occhio da pesce lesso e bava alla bocca quel tanto per basta per farsi sgamare pesantemente e farsi anche prendere in giro con uno "oh, scusa" che puzza tanto di "quanto sono figa e superiore" anche se sento che ha un retrogusto di "quanto te la tiri per un davanzale restaurato". Mi ha sgamato pesantemente. Me ne sono accorto... Andiamo? Sì, e con la V di veloce... E nel frattempo, un "come mai ora se ne vanno?", urlato alle sue amiche, fa vibrare l'aria del locale. Paghiamo con le code tra le gambe ma, appena usciti, ridiamo come cretini. Da cappottarsi. Che bello, ragazzi...
P.
giovedì 25 dicembre 2008
sabato 13 dicembre 2008
Ho paura
Con tua moglie che lavava i piatti in cucina e non capiva
con tua figlia che provava il suo vestito nuovo e sorrideva
con la radio che ronzava
per il mondo cose strane
e il respiro del tuo cane che dormiva.
Coi tuoi santi sempre pronti a benedire i tuoi sforzi per il pane
con il tuo bambino biondo a cui hai donato una pistola per Natale
che sembra vera,
con il letto in cui tua moglie
non ti ha mai saputo dare
e gli occhiali che tra un po' dovrai cambiare
Com'è che non riesci più a volare?
Con le tue finestre aperte sulla strada e gli occhi chiusi sulla gente
con la tua tranquillità, lucidità, soddisfazione permanente
la tua coda di ricambio
le tue nuvole in affitto
le tue rondini di guardia sopra il tetto.
Con il tuo francescanesimo a puntate e la tua dolce consistenza
col tuo ossigeno purgato e le tue onde regolate in una stanza
col permesso di trasmettere
e il divieto di parlare
e ogni giorno un altro giorno da contare
Com'è che non riesci più a volare?
Con i tuoi entusiasmi lenti precisati da ricordi stagionali
e una bella addormentata che si sveglia a tutto quel che le regali
con il tuo collezionismo
di parole complicate
a tua ultima canzone per l'estate.
Con le tue mani di carta per avvolgere altre mani normali
con l'idiota in giardino ad isolare le tue rose migliori
col tuo freddo di montagna
e il divieto di sudare
e più niente per poterti vergognare
Com'è che non riesci più a volare?
Tra poco sono 10 anni, Fabrizio. Perché non sono nato nel 1975?...
P.
venerdì 21 novembre 2008
Dal mio tetto
giovedì 20 novembre 2008
In serate così
l'unica cosa da fare è aprire youtube, mettere le casse a volume medio basso e, dopo aver digitato damien rice, clicckare su search. E poi partire da un punto, un video a caso e veleggiare tra i related videos.
P.
P.
mercoledì 12 novembre 2008
E ora?
E ora è tempo che ricominci a rompervi le balle coi miei dubbi e i miei dilemmi, le mie ossessioni e le mie manie... E ora che mi sono laureato? Che faccio? Aspetto quello che passa il convento? Ci sarebbe una strada, la solita strada per quelli come me. La voglio percorrere? Mi conviene percorrerla? Quella strada mi porterebbe lontano da casa. Per tanto tempo, credo. E allora cos'altro? Una vita normale, come milioni di altri? Rincorrendo le mie passioni, i miei hobbies, ma non i miei sogni? Ma è davvero necessario distinguersi, guardare gli altri da una posizione privilegiata? O forse la posizione privilegiata è solo consapevolezza di chi e cosa si è... Per adesso studio la sesta partita e lo Sposalizio, scrivo matematica in inglese, alleno bambini, gioco ancora a pallavolo, qualche lezione ogni tanto, qualche giro in dipartimento, mi perdo nei siti di Kinnebrew e Trimmer, cerco di non rigare lo schermo del nuovo cellulare, cerco ancora di rientrare dalle spese della laurea & affini, raccolgo le foglie che stanno cadendo in giardino. E cerco un posto in giardino per una liquidambar o due, ma mi sa che le dovrò piantare in camera di fianco al mio letto. Per un po' posso permettermi di guardare cosa passano alla tv della vita, anche se sempre più vogliono risposte precise da me. Ma sono bravo a eludere e divagare. Scegliere non è facile, soprattutto quando hai la strada tracciata ma non sai se la vuoi seguire. E se poi ti perdi? Ho letto La solitudine dei numeri primi. Perché? Perché mi aspettavano 5 ore di treno da solo, perché ero entrato in libreria e avevo deciso di comprare già qualcosa e già che c'ero mi son detto di lasciarmi allo shopping. E perchè quello? Perché nothing is lost, it's just frozen in frost. Carino, a volte un po' tirato via, ma carino. E poi boh un po' mi ha fatto pensare, come spesso mi accade è giunto nel momento giusto per essere letto. Come Guerra e pace. Come Il lupo della steppa. Come 1984. Come Borges. Sto rileggendo L'Aleph, un racconto a sera. E' un capolavoro, difficile ma consigliatissimo. Cavolo mi sono giusto adesso accorto del rapporto tra il titolo e il fil rouge dei racconti, l'infinito. Sempre più stima per Borges.
P.
P.
venerdì 31 ottobre 2008
Sono famoso (a modo mio)
Oggi ero al Conad a comprare piatti e bicchieri per domani, e mentre scelgo i più economici sento una signora che fa "mo ti ho visto in televisione, complimenti!". Conscio del fatto che una laurea in matematica tira, ma non così tanto, mi sono guardato in giro cercando a chi si rivolgesse. E ho visto questa qui (ma vedi anche qui, qui e qui), che avevo già visto alla tv quando mia sorella guarda Uomini \& Donne, e avevo notato per gli occhiali improponibili e perché parlava dei Petali di Reggio. Arrivo a casa, lo dico a mia sorella e scopro che costei mi aveva tirato un pugno a catechismo qualche anno fa. Io non ricordo. Se fosse vero potrei però chiederle i danni...
P.
P.
domenica 26 ottobre 2008
Cazzocazzocazzo
Aiuto!!! Ho una tremarella disperata, ho provato a ripetere l'esposizione e sono tutto un eeehm e un no, ricomincio e ho anche mal di testa... Però sono carico perché ho un vestito fichissimo, perché oggi mi sono impegnato e ho imparato a farmi il nodo alla cravatta e perché da domani sono in vacanza!!!
P.
P.
domenica 5 ottobre 2008
giovedì 2 ottobre 2008
Maledetto revival...
Sto preso di brutto con la italo-music primi anni novanta - inizio ottanta + Battisti. E perché abbiamo perso perle come queste? Evito di dedicarla a tutte le persone che si vedono cozze. E non lo sono. Una in particolare.
P.
P.
domenica 28 settembre 2008
Eh? Ma ci vedo male?
martedì 23 settembre 2008
Dottore, sono grave?
Stasera preferisco l'originale Hallelujah a quella coverizzata dal Buckley minore. Sono grave?
P.
P.
martedì 9 settembre 2008
Lucio - ten years after
Dieci anni fa moriva Lucio Battisti. Confesso di averlo sempre sottovalutato. Per me era quello della Canzone del Sole, del primo giro di chitarra che si impara, dei falò in spiaggia e lebiondetrecce. Ma non era solo quello. Era testi incredibili, semplici ma perfetti nel descrivere situazioni. Era canzoni bellissime. Era sperimentazione, negli ultimi anni di carriera. E' parte fondamentale di ogni italiano oltre gli anta, ancora più di de André, più, è brutto dirlo, élitario.
In un mondo che
non ci vuole più
il mio canto libero sei tu
E l'immensità
si apre intorno a noi
al di là del limite degli occhi tuoi
Nasce il sentimento
nasce in mezzo al pianto
e s'innalza altissimo e va
e vola sulle accuse della gente
a tutti i suoi retaggi indifferente
sorretto da un anelito d'amore
di vero amore
[...]
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore
e riscopro te
Mi ricorda qualcosa, questo testo.
P.
In un mondo che
non ci vuole più
il mio canto libero sei tu
E l'immensità
si apre intorno a noi
al di là del limite degli occhi tuoi
Nasce il sentimento
nasce in mezzo al pianto
e s'innalza altissimo e va
e vola sulle accuse della gente
a tutti i suoi retaggi indifferente
sorretto da un anelito d'amore
di vero amore
[...]
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore
e riscopro te
Mi ricorda qualcosa, questo testo.
P.
lunedì 8 settembre 2008
Gaffe, penso
Sentita poco fa su RaiTre, sul qual canale stanno trasmettendo le ParaOlimpiadi. Commentando in differita una gara di nuoto, i 100 farfalla femminili, il cronista fa, riguardo un'americana che con un notevole sprint finale s'è andata a prendere l'oro: negli ultimi 15 metri mette le gambe... come nelle telenuotocronache delle gare delle Olimpiado. Già. Peccato che l'atleta in questione non ce le avesse proprio, le gambe...
P.
P.
sabato 6 settembre 2008
A look on America
God bless America. E noi stiamo qui ad ascoltare se sarebbe più rivoluzionario un presidente nero o un presidente donna e cosa fa John quando non è in bagno. Vi confesso che ho paura, se vince McCain (eh, mi sa che... Perché? Perché, almeno per ora la maggioranza in America è bianca. E una buona parte è super-conservatrice e pure un po' razzista. E non ci sono più le mezze stagioni, ovviamente), sono cazzi. E poi la Palin mi sta immensamente sulle palle. Vuoi perché usa il figlio down per beccare i voti delle famiglie con handicappati («Le famiglie di bambini con handicap avranno con me sempre un'alleata alla Casa Bianca»), vuoi perché in America sarei un democratico, e mi stanno sulle palle i conservatori. Vuoi perché è antiabortista (dite che tutti i cinque figli sono voluti? Mi ricorda tanto-tanto-tanto la famiglia del reverendo Camden, però non c'è la strafiga nella famiglia Palin...),
vuoi perché mi puzza di teo-con. Vuoi perché secondo me prima o poi salta fuori un filmino amatoriale di lei che fa cose porche. Ha troppo la faccia...
Nella foto: dite che il suo babbo rev. Cadmen l'abbia prese bene questa foto?
P.

Nella foto: dite che il suo babbo rev. Cadmen l'abbia prese bene questa foto?
P.
giovedì 4 settembre 2008
venerdì 29 agosto 2008
I had a dream
Carino il titolo di questo post, tutto sommato, visto che giorno era ieri. Stanotte ho fatto un sogno bellissimo: ero appena fuori dallo studio di registrazione dove hanno registrato Kind of Blue, e c'erano tutti i musicisti. A un certo punto arriva un produttore e fa: ora andiamo a registrare qualcosa, ma cosa registriamo lo decide Miles Davis! guardando con aria severa John Coltrane, che di risposta abbassa lo sguardo in un'espressione un po' delusa, un po' arrabbiata.
P.
P.
martedì 26 agosto 2008
venerdì 15 agosto 2008
On vacation
domenica 20 luglio 2008
John Lennon era un genio
e aveva una voce splendida. Punto.
Love, love, love, love, love, love, love, love, love.
There's nothing you can do that can't be done.
Nothing you can sing that can't be sung.
Nothing you can say but you can learn how to play the game
It's easy.
There's nothing you can make that can't be made.
No one you can save that can't be saved.
Nothing you can do but you can learn how to be in time
It's easy.
All you need is love, all you need is love,
All you need is love, love, love is all you need.
Love, love, love, love, love, love, love, love, love.
All you need is love, all you need is love,
All you need is love, love, love is all you need.
There's nothing you can know that isn't known.
Nothing you can see that isn't shown.
Nowhere you can be that isn't where you're meant to be.
It's easy.
All you need is love, all you need is love,
All you need is love, love, love is all you need.
All you need is love (all together now)
All you need is love (everybody)
All you need is love, love, love is all you need.
P.
Love, love, love, love, love, love, love, love, love.
There's nothing you can do that can't be done.
Nothing you can sing that can't be sung.
Nothing you can say but you can learn how to play the game
It's easy.
There's nothing you can make that can't be made.
No one you can save that can't be saved.
Nothing you can do but you can learn how to be in time
It's easy.
All you need is love, all you need is love,
All you need is love, love, love is all you need.
Love, love, love, love, love, love, love, love, love.
All you need is love, all you need is love,
All you need is love, love, love is all you need.
There's nothing you can know that isn't known.
Nothing you can see that isn't shown.
Nowhere you can be that isn't where you're meant to be.
It's easy.
All you need is love, all you need is love,
All you need is love, love, love is all you need.
All you need is love (all together now)
All you need is love (everybody)
All you need is love, love, love is all you need.
P.
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