domenica 11 gennaio 2009

Doveroso intermezzo - 11 Gennaio 1999-2009

Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria,

col suo marchio speciale di speciale disperazione,
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi,
per consegnare alla morte una goccia di splendore,
di umanità di verità.

Ciao Faber. Non posso dire che mi manchi, perché non ti ho mai conosciuto, se non postumamente. L'unica volta penso fosse in terza superiore, quando andavamo a scuola insieme con Alberto, e sua mamma aveva sempre nel mangiacassette questo tuo live, e l'unica canzone che mi ricordo era quella sull'acqua che invadeva tutto, e c'erano, quasi musica africana e non si capivano le parole. Un giorno sua mamma mi chiede se lo conosco - no, chi è? - un Dio, mi risponde. E poi primo anno di università, e un amico che mi passa la discografia completa in mp3, e sono ancora qui che li ascolto ora quegli mp3. E la preghiera in Gennaio, che mi ha strappato più di una lacrima, e un brivido al pensiero della dedica. E Tito al pianoforte. Ciao Faber.

P.


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