da quella solfa del cantare Hallelujah, poi non so dove arrivo, perché stasera non sono di un gran umore, e sempre per colpa di donne. Probabilmente quella solfa nasce da un misunderstood, cioè io pensavo il testo fosse una cosa del tipo why'd I sing Hallelujah if this (o it) means nothing to you, e non why'd you sing ecc allora sono partito con i miei soliti viaggi. Cioè pensavo che l'Hallelujah di cui si canta fosse la canzone (in particolare quella di Jeff Buckley, che Rice coverizza regolarmente), e mi dicevo: è il cantante che dice alla sua ragazza: cosa ti canto a fare una canzone (che poi è uno dei simboli del romanticismo a livello un poco elevato) se per te il fatto che te la canti (o anche la canzone stessa) non significa niente, cioè cosa te la canto a fare se per te sarebbe lo stesso se ti cantassi l'elenco del telefono (qualcuno diceva: Tim Buckley avrebbe potuto cantare anche l' elenco del telefono, facendolo sembrare un tristissimo commiato funebre, per restare in tema-blog)... Cioè quello che pensavo io era: se io, non so, conosco cose che tu non sai ( e questo è il caso fortunato: le possiamo sempre condividere) o di cui non te ne frega un cazzo, cosa faccio? Cioè una cosa è che a lei non freghi niente di Tim Buckley o della musica classica (ok, per un'eventuale lei posso anche accettare che una o due delle cose più importanti per la mia vita siano merda per, appunto, lei. Siamo belli perché siamo diversi e non vorrei mai una mia fotocopia, già non sopporto me stesso, arriverei a odiare profondamente lei, di sicuro...). Ma se lei inizia a trattare come spazzatura tutto o quasi tutto quello che per me è fondamentale (cioè non parlo di valori o di pensieri, ma di passioni, amori, cose MATERIALMENTE importanti per me) come faccio? Mi interessano molte cose, dagl'iris alla musica, dalla matematica a Cameron di Dr. House, e l'idea che mi dava quel verso era: ma io tutte queste cose, questi interessi per cui spendo tempo (e anche denaro) se per lei non sono nulla, non è che forse lei è sbagliata? Di più: se io ho una certa cultura, un certo stato sociale, è giusto innamorarmi per esempio di una che ha la terza media, non gliene frega niente se non dell'arrivare a sera e magari pensa che la funzione principale delle proteine sia di fare i capelli lucidi? Se fossi un romantico totale direi: l'amore è sempre giusto. Ma mi è rimasto un briciolo di razionalità, e dico di no. Cioè bisogna cercare, tra le altre cose (come è difficile...) anche una persona al "proprio livello": se no poi ci sono rimorsi a non finire, "se avessi" anche loro a non finire e così via. E poi tanto una cosa tra due livelli così diversi funziona finché sei innamorato, ma poi, quando non ti batte più il cuore, cosa rimane? Solo l'eco flebile di quando picchiava forte (un po' Raf quest'ultima frase...), e basta. Perché non rimane niente in comune, se non il tempo passato insieme. e allora ci si trascina avanti dicendosi abbiamo fatto trenta facciamo trentuno, trentuno giorni, trentuno mesi, trentuno anni, dopo i quali sei un insoddisfatto bestiale, ti guardi indietro e oltre alla tua ombra non vedi niente. Cazzo, ovvio che queste cose le fai e le ami solo per te stesso, ma se trovi qualcuno che le apprezza è molto meglio... E poi, trovare qualcuno che apprezza il fatto che ami tante cose, che vivi la vita attivamente, che ti impegni per essere migliore, alla fine questo qualcuno è abbastanza intelligente per iniziare ad apprezzare almeno alcune della cose che ami anche tu. Bah ho perso il ritmo a chattare con un mio amico... Ok faccio quello che sono capace (è l'ora tarda, o non è corretta grammaticalmente questa frase?), lamentarmi, e continuo un'altra volta con 'ste menate. E' che sono tristo trido. Bah che c'è di diverso dal solito direte voi. Niente, infatti. E' che sono un po' anche stufo di stare così. E l'unica soluzione che vedo al 99% non è attuabile. Secondo me, almeno. Secondo alcuni la percentuale si abbassa drasticamente. Però io conosco meglio la situazione. Però io sono paranoico (vedi P.P.S.). E mi fanno: male che vada, sai finalmente le cose come stanno. Un po' questo potrebbe essere una liberazione,m finalmente. Basta vivere sul detto-nondetto, sull'interpretazione della presenza o dull'assenza di un punto esclamativo. Però l'avere la certezza che non le è mai fregato niente di me non è una prospettiva che mi alletti. Soprattutto viste le alternative che mi ritrovo. Cavolo, mi fa ancora battere il cuore peggio di 1 ora di tappeto in palestra. Provate a trovare l'errore (anche questa già postata, cmq)
I can't take my mind off of you
I can't take my mind off you
I can't take my mind off of you
I can't take my mind off you
I can't take my mind off you
I can't take my mind...
My mind...my mind...
'Til I find somebody new
Forse più che errore, cioè, non è un errore. E' la realizzabilità (esiste?) dell'ultima frase che mi fa un po' pensare. Sono un po' scoraggiato. Sono molto scoraggiato. Non vedo nulla di buono nel mio futuro, niente, a partire dal lavoro per finire in bellezza con l'amore. Cioè è vero che quando inizi a pensare a un'altra persona, poi un po' passa. O almeno aiuta, e molto anche. Però non deve succedere che quando poi pensi davvero all'altra persona è peggio, perché è irrealizzbile quanto o più di quella prima. E' la discesa all'infinito di Euleriana memoria, però a rovescio. E' l'ascesa all'infinito. Tipo per dimenticarla penso a Scarlett, e grazie al cazzo... Per dimenticare Scarlett poi a chi penso? A Lei. E così via forever and ever. Mi mancava un po' questo lasciare scorrerei i pensieri sulla tastiera. Ho fatto bene, alla fine, ad aprire il blog. Però ora è tardi, quindi stacco. Ho tutta la vita per scrivere un altro Ulysses su questo blog. Ed ora ho sonno.
P.S. non mi piace per niente che questo blog sia l'unico mezzo che ho per comunicare con le (o meglio, alle) persone. Chi ha orecchie per intendere...
P.P.S. ieri sera mi è stato detto, un paio di volte, esplicitamente, che sono paranoico. WOW!!!
P.
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