sabato 3 novembre 2007

Fulminato

Ieri sera sono stato letteralmente fulminato da un ragazza. Con lo sguardo. No, non nel senso che pensate voi. Non nel solito senso, ma in quello più letterale del termine. Cioè, spiego. Solita baracca, ora tarda, al posto del Long Island succo di frutta o poco più, così che qualcosa riuscivo ancora a capirlo. Uno dei frequentatori di questo lido, insieme ai miei amici, mi aveva trascinato dove c'è un po' più di movimento, leggi, dove si toccano più fondoschiena (io mi ero premunito con le puntine d'ordinanza). Fatto sta che tutta la gente intorno a me, chi più, chi meno, si agitava poco frenetica al ritmo della musica (e ci credo, agitarsi alla musica dei Green Day...). Io, ovviamente fermo come un palo in un locale di lap dance (ma con una quantità decisamente minore di penna che si agitava intorno), cercavo subdolamente di colpire i cinesi vestiti da mafiosi italo-americani anni '60 e di non farmi colpire da tutti i pallavolisti alti un metro e novanta che popolavano la pista (cheppalle, li avrei bruciati tutti, vi rendete conto che un cuccio vostro mi smonta, a me fuscello?). Bon, uno mi fa andiamo a fare un giro? Ok, ok, tanto la G. (e il frequentatore di questi lidi ben sa a chi mi sto riferendo) non era in vista, quindi non valeva la pena rimanere lì. Ma: flash-back indietro di un paio di minuti, quando cercavamo di ritagliarci un nostro spazio stando in cerchio: un mio amico fa: (quanti : ho messo in questa frase?) si sta strusciando bene quella dietro a me... Guardo sfacciatamente (tanto in quei posti si può fare tutto o quasi sfaccatamente...), e vedo che è anche una discreta fagiana, con tendenza spiccata alla componente vaccina. E soprattutto gli sta molto aderente. E io che sono un buon amico, che so quanto la sua morosa gli vuole bene, che so che la carne è più debole dello spirito e sicuramente lui non voleva ciò, una volta che mi sento dire andiamo, subito prendo la via tra di loro. Cioè, visto che la via non c'era, me la creo. Ci passo secco in mezzo. Permesso... In un secondo riesco a: 1) evitare il mio amico che, capita la mia mossa, mi prova a piazzare di peso a stretto contatto col culo di lei. Sono abbastanza abile a sgusciare tra le persone. Purtroppo non avevo bevuto abbastanza, con un Long altro che sgusciare... 2) Evitatili, voltarmi e guardare la faccia di lei che vorrebbe uccidermi. Probabilmente [mode un po' volgare on, donne smettete di leggere!] era a un passo dal punto di non ritorno, e si sa, fermarsi proprio un attimo prima non è la cosa più piacevole del mondo. =D [mode un po' volgare off, ricominciate pure]. Credo di non essere mai stato odiato da una persona così come in quel momento. Per darvi un'idea, quello che ho visto era circa questo, anche se senza il taglio sul collo:


Vabbè, pazienza. Una in meno nella lista di quelle da conquistare. Lista che, a differenza di quelle conquistate, continua a rimanere piuttosto piena. Bof. Però per un po' tra ieri e oggi non le ho pensato. Purtroppo, come tutte le belle cose, è durato un solo giorno, come le rose.

[...]
Tell yourself over and over you won't ever need her again

But don't fool yourself
she was heartache from the moment that you met her
oh my heart is frozen still
as i try to find the will to forget her somehow
she's out there somewhere now

(J. Buckley, Forget her)

P.

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