Un po' Warholiano il post precedente, se me lo si permette.
Ma davvero scrivo bene? Ieri ho letto una cosa che avevo scritto un paio di mesi fa (non su questo blog) e devo dire che era piuttosto bella. Ma forse lo è solo per quello che significa per me, e per il momento in cui l'ho scritta. Però quando so di cosa parlare mi piace scrivere. E' più difficile quando non ho niente da dire, e cerco lo stesso di dire qualcosa. Credo si noti, per lo meno per il fluire del discorso. Ve ne accorgete, no? Se non si va in Usa, mi piacerebbe Parigi. Sabato ho visto quel film del topo chef, molto bellino, è ambientato nella Ville Lumière. E avrei molti meno problemi di lingua. Per esempio so la differenza tra embrasser e baiser, così da non incappare in spiacevoli inconvenienti. Per esempio, tutto ciò che so in quel campo in inglese, non credo sia utilizzabile effettivamente. Qualcuno l'avrà capita. Ok, me la potevo risparmiare. Ma si parla di sogni. Oggi si diceva del fatto che ci sono le donne che non vogliono che si vada negli Usa, e si diceva che sono fortunato a non avere questi impedimenti. Mi ricorda della volta che si parlava con un ex-singol dei vantaggi a essere singol. E non erano del tipo che fai quello che vuoi. Erano del tipo non devi preoccuparti di malattie veneree, aidz, sifilide e cose di questo tipo. Tristerrimo. Se ci penso ora. Allora era divertente. Intanto, per chi lo conosce, quello della camicia (che non ho più usato! Tristerrimo anche ciò), dopo aver resistito la bellezza di tre mesi e mezzo, ha seguito il consiglio di Damien Rice trovandosi somebody new per smettere di pensare all'ex. Per lui è così facile. Gliel'hanno presentata, sono usciti 4 volte in due settimane, mi sembrava soddisfatto e soprattutto abbastanza felice. Per me non è così facile. Sarà che sono particolare o esigente, ma la maggior parte delle persone non mi dice niente. Basta una parola fuori posto per cassare le persone. Ovviamente quelle che non conosco, inteso. Il concetto però è che forse dovrei accontentarmi di poco, di quello che passa il convento. O forse dovrei continuare ad essere coerente. Però vorrei smettere di stare così male, davvero. Basta, non so quanto reggo ancora. Forse le dovrei parlare. Molto forse, no. Non voglio che pensi male di me. Magari sentiamo che aria tira, domani.
P.
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2 commenti:
E parlale! Ma li leggi i miei commenti?! Uffa mi sento come il grillo parlante con pinocchio :P
Avanti tira fuori le balls e chiudi questa faccenda!
Comunque vada sarà un successo! ; )
No. E' stata e resterà sempre una tremenda sconfitta, nonostante tutto, qualsiasi cosa ormai faccia. Sono un fallito.
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