lunedì 28 maggio 2007

Musica d'uscita (per un film)

Iniziamo a spingere il post sotto in basso, magari con quello che sto ascoltando. Radiohead - Exit music (for a film). Quarto brano di Ok computer, apre la triade che poi prosegue col capolavoro Let down e con Karma Police. E' di si minore l'arpeggio che apre il brano. Qualcuno, non ricordo chi, diceva che si minore è la tonalità più triste. Re minore è la tonalità più romanticamente drammatica (cfr. Mozart, Don Giovanni, Requiem soprattutto, Chopin l'ultimo preludio), Do maggiore la più solare (Mozart, Jupiter), forse Si minore è proprio la più triste davvero. Perché è sconsolata. Perché non mostra un raggio di luce neanche a cercarlo col lanternino. Perché, dài, fa#-la#-do# non può essere una dominante, già fatica a essere una tonica. Se si minore è la tonalità più triste e sconcolata, questo ne è un esempio perfetto. L'accordo viene ripetuto lento, monotono, ascoltandolo mi immagino Thom che scuote la testa, come fa sempre nei live. Poi inizia a cantare:

Wake
From your sleep
The drying of your tears
Today we escape
We escape
Pack
And get dressed
Before your father hears us
Before all hell breaks loose
Breathe, keep breathing
Don't lose your nerve
Breathe, keep breathing
I can't do this alone
Sing us a song, a song to keep us warm
There's such a chill, such a chill
And You can laugh
A spineless laugh
We hope your rules and wisdom choke you
And now we are one
In everlasting peace
We hope that you choke, that you choke
We hope that you choke, that you choke
We hope that you choke, that you choke

Una poesia d'amore di desolante tristezza. Un amore impossibile, che si conclude nelle braccia della morte, nell'ultimo verso su cui si spegne la voce di Yorke. La voce di Thom Yorke, moving. Come sempre. Questa canzone avrebbe dovuto essere stata scritta per la colonna sonora di Romeo+Juliet; il suo posto poi fu preso da Talk-show host. Si percepisce l'eco dei due innamorati veronesi. Del loro amore impossibile, reso eterno dal genio del Bardo. Due frasi bellissime: "Wake from your sleep [...] today we escape" e "I can't do this alone". Romanticissime. Scappiamo da quello che ostacola il nostro amore, scappiamo nella notte, prima che qualcuno ci senta, prima che scoppi un casino. E aiutati, respira, e aiutami, non ce la posso fare da solo. C'è freddo. E ora, finalmente, siamo una cosa sola, in una pace eterna. Wow. Che emozione sentirla cantare dal vivo, a Bergamo, in un silenzio di tomba, e solo la chitarra, e la voce, di Yorke a turbarlo.

Sapete, penso che il livello qualitativo delle cose che posto ultimamente sia troppo alto. Così sembra che esageri quando dico che è bellissima o che è un capolavoro. Ma questa è una delle vette della band di Oxford, e anche della musica dei nineties. Indubbiamente.

P.


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