venerdì 31 agosto 2007

Well, shit

Bella :-D


P.

mercoledì 29 agosto 2007

Stavo

per scrivere un post non su di me, ma sulla Polacca-fantasia di Chopin, così per non tediare i miei 8 lettori. Solo che mi sono reso conto di essere poco ispirato e poco documentato. E non è giusto scrivere un post anche solo un po' approssimativo su un tale capolavoro. Quindi ritento domani. Nient'altro da dire per stasera, enough said.

P.

Sarà un periodo così...

Così sfigato. Non è possibile che agli altri giri sempre tutto nel modo giusto e a me sempre in quello sbagliato. Non è possibile. A meno che io non sia veramente sfigato. Passi che anche l'ultimissimo amico del dipartimento single abbia iniziato anche lui a uscire con una tipa. Passi che tutti i miei amici inizino a trovare impieghi qua e là, temporanei e non. Ma porca vacca, perché se si da l'esame di XXX a giugno è una cazzata solo scritto con appunti sotto, mentre se lo do io a settembre mi tocca fare l'orale con annesso e connesso il culo così che mi farà, dato che non mi ha visto una volta a lezione (e non perché non ne avessi voglia, ma solo perché l'ho sacrificato, quel corso, sul sacro altare della musica!)? Probabilmente perché sta scritto così, sta scritto che sono sfigato. Amen.

P.

lunedì 27 agosto 2007

Disturbin' thing

Che ho visto in palestra. C'era una tipa niente male, checché ne dica il mio amico, vabbé non entrerò nei particolari, meglio. Non era la prima volta che veniva, infatti l'avevo già notata da prima. Vabbé. Faccio i miei esercizi, poi noto un tipo che bollo subito come, diciamo, un po' di là. Pelato, muscoloso abbastanza, glabro, canottiera smanicata, brillante all'orecchio, occhiali D&G di quelli con la montatura spessa in plastica nera. Vabbé, non è il primo che noto lì in palestra. Noto poco dopo che va a chiacchierare con la tipa. Vabbé, si sa, che quelli un po' omo sono svelti a attaccare pezza, si pongono come amici (o amiche?) ecc ecc tutte queste stronzate. Poi vedo che le mette le mani un po' adosso, vabbé, lei non ha niente da temere, figurati, è come se io abbracciassi che ne so Rocco Siffredi o Berlusconi. Circa. Vabbé continuo con le mie robe, finché non li vedo bocca contro bocca. Cazzo. Ho capito. Cazzo. Questa cosa mi ha abbattuto. Ho dovuto aumentare la ghisa per arrivare a fine allenamento. Anche uno così ha una (e per di più gran bella) ragazza. Cosa ho invece io di sbagliato?

'Cause tonight is just like any other night
That's why you're on your own tonight
With your triumphs and your charms
While they're in each other's arms...

Stasera vado alla Divina, uno dei lettori di questo blog ha macchiato il suo libretto col primo 30+ e ha detto che mi offre una Moretti media.

Oh well. Enough said.

P.

Direttamente dal nuovo PC

Sì, sono sul nuovo PC! E' una bomba!! Come passare da una Uno scassata a una Audi 300 CV! Come da un Petrof verticale ad uno Steinway grancoda! Ovviamente non influirà per niente sul blog, se non probabilmente sarò meno incazzato, visto che per fare le stesse cose ci metto un decimo del tempo. Devo ancora sistemare un sacco di cose, recuperare i vecchi dati, istallare Linux sull'altra partizione, smanettare con i driver... Ma ho tempo. Ora mi godo la superspeed data da:

microprocessore AMD Duo 5600

HD mezzo TeraByte (gulp!)

scheda madre fichissima con raffreddamento ad olio del microproc

tutto montato ed assemblato da me. Ho 8 Usb!!! Non devo più staccare la stampante per usare la chiavetta!! Però fa più casino del vecchio...
Vabbé, tra l'altro ieri e oggi fino a mezzodì non funzionava l'ADSL, che palle, Tele2 del cavolo. L'Inter ha fatto schifo, però che numero Ibra, eh... Bah magari ci risentiamo oggi pomeriggio, qui c'è troppo caldo per scrivere qualcosa di sensato...

P.

venerdì 24 agosto 2007

Io continuo

Ok ma prima un paio di cose. Tipo questa che è veramente bellissima, peccato non l'abbia trovata in italiano. Tra i vari momenti epici, l'ultimo, quando fa Don't let her see you cry, oppure quando appena prima You don't care about me. It's my cookies! Tra l'altro ultimamente sto pensando che questa situazione si presenta or ora nella mia vita,anche se non so cosa siano i miei cookies. E non è riferito alla persona a cui pensate, cioè per lei potrebbe andare bene eventualmente la prima parte della frase, anche se spero non sia così. Oggi sono andato a Mantova a prendere il pc nuovo che ora è componente per componente sul mio letto.Non ho voglia di assemblarlo e d'isatllare tutta la roba che ci va su.A mantova mi sono perso un paio di volte, ma sono arrivato deve volevo con soli 10 minuti di ritardo, e senza l'aiuto del GPS. E per arrivare là sonoanche passato dal paese Virgilio, che come tutti immaginerete è il luogo natio del famoso (ma ormai defunto) motore di ricerca italiano :-D. Ok basta con le cazzate (anzi no, ancora una: oggi sono andato in palestra e ho tentato di uccidermi facendo tutto il programma per le braccia, tre esercizi per le gambe e il colpo finale di altri 10 minuti di corsa. Ci sono quasi riuscito.) e passiamo a cose serie. Dicevo ieri: non è giusto stare con persone alla fine "non al tuo livello". Vi prego, prendete con le molle quest'affermazione. Però il significato che per me c'è sotto è quello dell'altro post, non sto a riscriverlo, rileggetevelo. Ma è giusto, è sempre giusto volere bene a una persona? Anche quando la parte razionale del cervello vi dà almeno dieci ragioni per cui non farlo? E viceversa, è giusto imporsi di non pensare a una persona perché ci sono almeno dieci ragioni per cui sapete che non è la persona giusta, ma poi vi trovate ogni tanot a ripensarle (e sapete benissimo che è così che voi iniziate ad essere innamorati?) Non lo so, e il problema è che queste due cose ultimamente si alternano, prima una poi l'altra. Attualmente penso di essere nella fase uno, penso. Penso. Penso troppo forse. Me l'han detto in diversi, anche lei. E che ci posso fare? Lobotizzarmi? Distruggere neuroni con l'alcool? Timidamente, ma ci sto provando... :-D Non ci capisco una cippa, davvero, di quella crazy little thing called love (e dire che i Queen mi fanno schifo). Se solo fosse un poco più semplice, un poco più razionale, un poco più schematizzabile. Qui torna d'attualità la vignetta qui. E se solo fosse un poco più una di queste cose, potrei provare a capire perché non funziona con me. Funziona con cani e con porci, con vacche e con vitelli, perchè non con me? Bah forse perché i miracoli succedono solo nei film e in certi libri. Forse perché non sono abbastanza stronzo o cinico. Forse perché è destino che lo prenda in culo da chiunque, come dice, riferendosi ad entrambi, Matteo. Ma almeno lui qualcuna... Scusate ma la tristezza mi impedisce di continuare (cit., ma chi sa da dove?).

P.

Sono un disastro

Ormai la mia patente non è più immacolata. Ho preso la mia prima multa, eccesso di speed. Porco cane. Due punti. E un buon numero di euro. E pensare che non corro praticamente mai in quel tratto, rallento sempre. Sono proprio un disastro.

P.

mercoledì 22 agosto 2007

Io comincio

da quella solfa del cantare Hallelujah, poi non so dove arrivo, perché stasera non sono di un gran umore, e sempre per colpa di donne. Probabilmente quella solfa nasce da un misunderstood, cioè io pensavo il testo fosse una cosa del tipo why'd I sing Hallelujah if this (o it) means nothing to you, e non why'd you sing ecc allora sono partito con i miei soliti viaggi. Cioè pensavo che l'Hallelujah di cui si canta fosse la canzone (in particolare quella di Jeff Buckley, che Rice coverizza regolarmente), e mi dicevo: è il cantante che dice alla sua ragazza: cosa ti canto a fare una canzone (che poi è uno dei simboli del romanticismo a livello un poco elevato) se per te il fatto che te la canti (o anche la canzone stessa) non significa niente, cioè cosa te la canto a fare se per te sarebbe lo stesso se ti cantassi l'elenco del telefono (qualcuno diceva: Tim Buckley avrebbe potuto cantare anche l' elenco del telefono, facendolo sembrare un tristissimo commiato funebre, per restare in tema-blog)... Cioè quello che pensavo io era: se io, non so, conosco cose che tu non sai ( e questo è il caso fortunato: le possiamo sempre condividere) o di cui non te ne frega un cazzo, cosa faccio? Cioè una cosa è che a lei non freghi niente di Tim Buckley o della musica classica (ok, per un'eventuale lei posso anche accettare che una o due delle cose più importanti per la mia vita siano merda per, appunto, lei. Siamo belli perché siamo diversi e non vorrei mai una mia fotocopia, già non sopporto me stesso, arriverei a odiare profondamente lei, di sicuro...). Ma se lei inizia a trattare come spazzatura tutto o quasi tutto quello che per me è fondamentale (cioè non parlo di valori o di pensieri, ma di passioni, amori, cose MATERIALMENTE importanti per me) come faccio? Mi interessano molte cose, dagl'iris alla musica, dalla matematica a Cameron di Dr. House, e l'idea che mi dava quel verso era: ma io tutte queste cose, questi interessi per cui spendo tempo (e anche denaro) se per lei non sono nulla, non è che forse lei è sbagliata? Di più: se io ho una certa cultura, un certo stato sociale, è giusto innamorarmi per esempio di una che ha la terza media, non gliene frega niente se non dell'arrivare a sera e magari pensa che la funzione principale delle proteine sia di fare i capelli lucidi? Se fossi un romantico totale direi: l'amore è sempre giusto. Ma mi è rimasto un briciolo di razionalità, e dico di no. Cioè bisogna cercare, tra le altre cose (come è difficile...) anche una persona al "proprio livello": se no poi ci sono rimorsi a non finire, "se avessi" anche loro a non finire e così via. E poi tanto una cosa tra due livelli così diversi funziona finché sei innamorato, ma poi, quando non ti batte più il cuore, cosa rimane? Solo l'eco flebile di quando picchiava forte (un po' Raf quest'ultima frase...), e basta. Perché non rimane niente in comune, se non il tempo passato insieme. e allora ci si trascina avanti dicendosi abbiamo fatto trenta facciamo trentuno, trentuno giorni, trentuno mesi, trentuno anni, dopo i quali sei un insoddisfatto bestiale, ti guardi indietro e oltre alla tua ombra non vedi niente. Cazzo, ovvio che queste cose le fai e le ami solo per te stesso, ma se trovi qualcuno che le apprezza è molto meglio... E poi, trovare qualcuno che apprezza il fatto che ami tante cose, che vivi la vita attivamente, che ti impegni per essere migliore, alla fine questo qualcuno è abbastanza intelligente per iniziare ad apprezzare almeno alcune della cose che ami anche tu. Bah ho perso il ritmo a chattare con un mio amico... Ok faccio quello che sono capace (è l'ora tarda, o non è corretta grammaticalmente questa frase?), lamentarmi, e continuo un'altra volta con 'ste menate. E' che sono tristo trido. Bah che c'è di diverso dal solito direte voi. Niente, infatti. E' che sono un po' anche stufo di stare così. E l'unica soluzione che vedo al 99% non è attuabile. Secondo me, almeno. Secondo alcuni la percentuale si abbassa drasticamente. Però io conosco meglio la situazione. Però io sono paranoico (vedi P.P.S.). E mi fanno: male che vada, sai finalmente le cose come stanno. Un po' questo potrebbe essere una liberazione,m finalmente. Basta vivere sul detto-nondetto, sull'interpretazione della presenza o dull'assenza di un punto esclamativo. Però l'avere la certezza che non le è mai fregato niente di me non è una prospettiva che mi alletti. Soprattutto viste le alternative che mi ritrovo. Cavolo, mi fa ancora battere il cuore peggio di 1 ora di tappeto in palestra. Provate a trovare l'errore (anche questa già postata, cmq)

I can't take my mind off of you
I can't take my mind off you
I can't take my mind off of you
I can't take my mind off you
I can't take my mind off you
I can't take my mind...
My mind...my mind...
'Til I find somebody new

Forse più che errore, cioè, non è un errore. E' la realizzabilità (esiste?) dell'ultima frase che mi fa un po' pensare. Sono un po' scoraggiato. Sono molto scoraggiato. Non vedo nulla di buono nel mio futuro, niente, a partire dal lavoro per finire in bellezza con l'amore. Cioè è vero che quando inizi a pensare a un'altra persona, poi un po' passa. O almeno aiuta, e molto anche. Però non deve succedere che quando poi pensi davvero all'altra persona è peggio, perché è irrealizzbile quanto o più di quella prima. E' la discesa all'infinito di Euleriana memoria, però a rovescio. E' l'ascesa all'infinito. Tipo per dimenticarla penso a Scarlett, e grazie al cazzo... Per dimenticare Scarlett poi a chi penso? A Lei. E così via forever and ever. Mi mancava un po' questo lasciare scorrerei i pensieri sulla tastiera. Ho fatto bene, alla fine, ad aprire il blog. Però ora è tardi, quindi stacco. Ho tutta la vita per scrivere un altro Ulysses su questo blog. Ed ora ho sonno.

P.S. non mi piace per niente che questo blog sia l'unico mezzo che ho per comunicare con le (o meglio, alle) persone. Chi ha orecchie per intendere...
P.P.S. ieri sera mi è stato detto, un paio di volte, esplicitamente, che sono paranoico. WOW!!!

P.

martedì 21 agosto 2007

Mi sfugge il significato

We might kiss when we are alone
When nobody's watching
[...]
It's not that we're scared
It's just that it's delicate

Cavolo stasera sto proprio giù... Che palle.

P.


Panizzi

No, non mi metterò a parlare del correlatore della mia tesi (mmmh questo inizio di frase con no virgola l'ho già usato ultimamente, ma che ne pensate voi? Mi dicono che fa schifo...). E' che ultimamente (ieri e oggi, poi) vado a studiare in detto luogo, cioè in biblioteca. Devo dire che c'è del bello, eh. Ma è un tipo di ambiente che non mi piace troppo, se devo essere sincero. Mi direte: sei INCONTENTABILE!! Cosa vuoi di più di gente "acculturata" nel senso che, se non studiano, sono lì per un interesse, quello per i libri, per la cultura? Lasciando da parte il fatto che alcuni (tra cui io...) sono lì anche (se non soprattutto) per la CULtura, è che mi sembra che sia una sorta di "circolo élitario" un po' snob. Intendiamoci, meglio questo di circolo di quello della discoteca di turno o del solito pub, però... Tipo anche il fatto che ci si saluta, si parla degli esami, cosa devi dare io l'ho già dato, boh... Io vado là (anche, se non soprattutto) per studiare senza distrazioni (vedi pc e piano), se poi devo passare tre quarti del tempo a guardare (tanto di più non faccio) il bello che c'è, piuttosto sto a casa. No dai sono troppo drastico, alla fine studio là e non poco, ben di più che a casa dove passo tutto il tempo davanti al pc a scrivere post deliranti come questo. Ma poi in biblio non ci sono scienziati, solo medicina, economia, quanche ing, qualche portatile che si impalla con evidente imbarazzo del proprietario al continuo bipbipbip (e comprati un Mac!! :-D). Credo di essere l'unico matematico mai entrato in quella sala studio! Almeno, da come mi guardano di sforo quelli che studiano di fianco a me... Cosa c'è che va? Il fatto che se vuoi fare un giro, te lo fai in via Emilia, per esempio. E poi anche il fatto che non sono in dipartimento, in ogni caso, importantissimo questo!! Non voglio tornare in dipartimento, rivedere sempre i soliti ghigni, andare in quel posto collassato in sé stesso, che è pieno di gente che crede davvero che sia figo e non sfigato fare matematica, che sia da fighi fare una vita da isolato, asociale, completamente perso tra più lettere che numeri che neanche stessimo studiando letteratura. E poi tanto si troveranno tutti a quarant'anni, se va bene, sposati a un'altra matematica, con la loro cattedra fresca di concorso, a ricominciare a vivere solo ed esclusivamente dentro la matematica e per la matematica, per la cosa più inutile che abbia mai creato l'uomo dopo questo contatore di masticate:



E se invece va male, tutto ciò, però soli come dei cani, credendo che quello che si sta facendo abbia un'utilità, che la scoperta che una PDE si può risolvere con unicità per dati iniziali in un denso di qualche spazio strano serva a qualcosa a un'umanità che sta andando al collasso, che se piazziamo una metrica stramba su uno spazio ancora più strambo, abbiamo che può ammettere una struttura Kahler, però solo se siamo fortunati. E magari pensano che sia ancora più da fighi vivere la matematica anche al di fuori dell'università, e va bene fino un po', ma poi basta... Cioè un atteggiamento del genere lo capirei da un sessuologo (anzi, nei sessuologi maschi credo sia automatico) o da uno che studia come guadagnare soldi, ma da un matematico è ridicolo, dai! Io non voglio essere così, io voglio vivere... Bah sto iniziando a delirare, quindi è meglio che basta.

Nelle altre foto: alcuni degli iris che mi sono arrivati oggi, ovviamente non fioriti...

P.

lunedì 20 agosto 2007

I'm back

Sono tornato a casa. E così mi ricongiungo anche col blog, e scrivo qualcosa, tanto i 40 messaggi di media degli ultimi mesi non li raggiungerò mai. Proprio adesso mi accorgo dalla finestra aperta mi accorgo che ha iniziato a piovere. E' un segno anche questo, è finito il solleone (speriamo!) e le vacanze (purtroppo) e ricomincia il brutto (non credo...) e lo studio (di questo invece sono sicuro). Tre settimane in montagna, tutto sommato, mi hanno fatto bene. Ho ricostruito una parvenza di rapporto con un po' della mia famiglia (e che rapporto hai quando esci di casa la mattina torni alle sette e se non hai allenamento ti appiccichi al computer fino all'una?), con mia sorella che le voglio bene perché è la copia sputata di come ero io in quinta superiore, tranne per un paio di particolari (se non altro anatomici). La lettura de L'idiota procede a rilento, sempre. Sono circa a pagina 200, ma ultimamente mi sono un po' arenato. Probabilmente questa settimana arriva il piano, penso. E poi mi sono un po' canticchiato le canzoni dell'ultimo periodo, dato che quando vado su stacco anche con la musica. E c'è una frase che mi ha dato un po' da pensare, che tra l'altro avevo già postato:

And why do you sing Hallelujah
If it means nothing to you?

Boh prima o poi scrivo quello che mi ha fatto pensare sulla corrispondenza di amorosi sensi e sulle differenze tra le persone. E poi ho pensato a Lei, sempre e comunque. E a volte ero quasi contento se per un po' pensavo alla mia vita, ma non come negli ultimi mesi. Se pensavo come un anno fa circa, o prima, senza troppe preoccupazioni, senza pormi problemi su ciò che sono o ciò che faccio, su quello che ho sbagliato e su quello che devo fare. Oh guarda ho detto a Lastfm di mettermi su qualcosa di Jeff Buckley e lei mi ha messo su la mia preferita, Lover ecc ecc. Grazie. Ora meglio se vado a studiare che non voglio arrivarci troppo impiccato all'esame. Ci si sente presto, ciao.

P.

lunedì 6 agosto 2007

Keep playing

Ok sono una mezza giornata a casa perché devo andare dal dentista per una faccenda urgente. Allora magari lascio qualcosa per i due E. che sono fino ad ora gli unici visitatori di questo Agosto. Un po' di cronaca? Ho lavorato/sto lavorando come un mulo, almeno si pensa poco a fare così... Poi: mia sorella si è fatta razzare la macchina fotografica in Spagna. Già, lei era in vacanza in Spagna con le sue amiche, mentre io in montagna coi miei. Ieri sera siamo andati a mangiare la pizza tutti insieme, non accade spesso. Buona la pizza, poi mi sono strafogato di patatine. Ho cercato di essere di compagnia, non posso fare pesare i miei problemi sugli altri. O almeno devo cercare di farlo nella minor maniera possibile. Così ho scherzato, ho raccontato della palestra, ho sprecato un paio di battute intelligenti che non sono state capite. Poi un mio amico m'ha telefonato da Venice Beach. Cazzo. Là erano le due del pomeriggio. Meno male che ero uscito a mangiare coi miei, se no a quell'ora ero secco a letto, già. Infatti il programma delle mie giornate è un po' diverso da quello di casa: leva intorno le 7, lavoro fino al mezzodì, tentativi di passare l'afa post-meridiana attraverso la lettura ( a proposito: quella de L'idiota procede a rilento, sono solo a pagina 80...), ri-lavoro, doccia, cena e a letto intorno alle nove. Niente tv, niente musica, niente telefono. Niente. E incredibilmente in questa situazione riesco anche a non pensarle troppo. Non niente, ma neanche troppo. E quando

mi sembra di sentire il tuo ricordo che bussa

cerco di fare come suggerisce Max,

io non aprirò.

Cerco. Non sempre riesco. Ieri mattina non ci sono riuscito. Cavolo.


Questo è per ricordare che bisogna sempre continuare a giocare. Nonostante tutto e tutti. Alla prossima, ciao.

P.