martedì 9 settembre 2008

Lucio - ten years after

Dieci anni fa moriva Lucio Battisti. Confesso di averlo sempre sottovalutato. Per me era quello della Canzone del Sole, del primo giro di chitarra che si impara, dei falò in spiaggia e lebiondetrecce. Ma non era solo quello. Era testi incredibili, semplici ma perfetti nel descrivere situazioni. Era canzoni bellissime. Era sperimentazione, negli ultimi anni di carriera. E' parte fondamentale di ogni italiano oltre gli anta, ancora più di de André, più, è brutto dirlo, élitario.



In un mondo che
non ci vuole più
il mio canto libero sei tu
E l'immensità
si apre intorno a noi
al di là del limite degli occhi tuoi
Nasce il sentimento
nasce in mezzo al pianto
e s'innalza altissimo e va
e vola sulle accuse della gente
a tutti i suoi retaggi indifferente
sorretto da un anelito d'amore
di vero amore

[...]

La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore
e riscopro te

Mi ricorda qualcosa, questo testo.

P.

1 commento:

DimDairwen ha detto...

beh, tecnicamente l'autore dei testi è Mogol... (ma perché uno come nome d'arte va a scegliere proprio il capo delle giovani marmotte?)