domenica 23 marzo 2008

Scelta del maschio

E' un sacco di tempo che non scrivo un post serio, vediamo cosa mi salta fuori stasera. Dunque, l'argomento della serata è: la scelta del compagno, maschio o femmina che sia. Tutti sappiamo che i canoni di scelta umani si sono evoluti, e non sono più così vicini a quelli comunemente usati in natura, dagli animali. E non dico pesci, pavoni o galline. Anche nelle bestie più vicine a noi, dal punto di vista evolutivo e conseguentemente geneticamente (quanti avverbi!), scimpanzé, gorilli et simila, il criterio è uno e trino: il più forte procrea. Non ci sono mazzi. Se sei grosso, ok. Se sei piccolo, fragilino, magrello, ciccia. Ed è giusto così, vero, Darwin? Chi più ha figli, sopravvive. Perché è così importante sopravvivere? Perché sì, se non sopravvivi non sei qui a raccontarlo, boh, magari qualcuno ha elaborato una teoria bellissima secondo cui l'importante non è sopravvivere ma partecipare, però poi è morto senza discendenti e la sua teoria si è estinta con lui. Semplicemente per il fatto che ha più figli che occupano le nicchie ecologiche. E quale può essere il criterio di scelta della natura per assicurarsi il miglior tasso di sopravvivenza dei figli? Beh, un maschio forte che dia origine a prole forte. E guarda caso è proprio il maschio forte che vince il duello per la femmina. Tutto è liscio, logico, razionale. Poi arriva l'uomo, e non intendo l'uomo della settimana enigmistica che randella la tipa e se la porta dietro tirandola per i capelli. Intendo l'uomo moderno, con tutte le menate a rimorchio. Dicevo: canoni di scelta evoluti. In certi casi in direzioni deviate: insomma, tutte ste tipe che vorrebbero Fabrizio Corona io non le capisco. E neanche quelle per cui Muccino è bello. Ma forse questo deriva più dal fatto che il compagno lo scegliamo più per noi, rispetto ad un eventuale fine figlistico, lo potremmo chiamare. Scegliamo quello/a che piace a noi, magari che ci tratta bene, che è carino, gentile, porta i fiori, ci porta fuori a san Valentino ed offre lui, ci riempie d'attenzioni, ci fa sentire un gioiello prezioso e perché no, a volte ci regala anche un gioiello prezioso (questo dal punto di vista donna. Dal punto di vista uomo, beh, la sapete no la barzelletta del palazzo dell'uomo e della donna ideale...). E alla fine poco importa (poco ho detto, non nulla!) se è magrino, poco muscoloso, poco adatto a una sopravvivenza "selvaggia"? Già, non abitiamo più nella giungla, direte. Abitiamo in una civiltà dove i soldi si fanno, se non con un'abbondante dose di culo (o un buon paio di piedi), avendo studiato e essendo intelligenti per saltare sul treno giusto. E i soldi assicurano salute (anche se non siamo in America), perché si mangia bene, si sta al caldo, ci si possono permettere i migliori specialisti. E' scientifico, soldi=maggiori prospettive di vita. Eppure continuo a chiedermelo, è giusto magari che i canoni di scelta siano quelli (cioè rimaniamo su un piano ideale, lo so che un portafogli gonfio o un pantalone gonfio attirano molto di più di un cervello gonfio...) e stravolgano quelli che da milioni di anni probabilmente sono stati i criteri di tutte le specie animali (a parte quelle estinte dopo 10 minuti, è chiaro...)? Siamo uomini, non siamo bestie. Probabilmente è una delle cose che ci contraddistingue da loro. Riusciamo a nascondere in un angolino la bestialità, gli istinti, riusciamo ad innamorarci. E ancora: è giusto innamorarci (lo so che è sempre giusto innamorarsi, lo so... ;) pensando solo a noi? Non dovremmo farlo pensando anche al nostro futuro? Si dice sempre: mi piace, sto bene con lui/lei. Forse è vero che se si va d'accordo si evitano tensioni, l'educazione dei figli funziona perché probabilmente l'abbiamo scelto/a secondo i nostri criteri, e quindi è simile a noi e per molte cose la pensa come noi, però... C'è nessuno che s'innamora pensando: voglio lui/lei come padre/madre dei miei figli? Forse quando ci s'innamora non si pensa niente, si segue il cuore, o le endorfine, a seconda di in che periodo sia chi commenta... Ecco, ho buttato il sasso, ora nascondo la mano. Stimolate la discussione, ora vado a letto, avrei altre cose da dire ma aspetto di leggere le vostre osservazioni, così rianimiamo un po' questo blog.

P.

1 commento:

RadomE ha detto...

E' un discorso troppo vasto, ognuno s'innamora a modo suo. C'è chi ama i soldi, chi ama il cevello, chi ama le attenzioni, chi ama dare attenzioni, chi semplicemente non vuole stare da solo e chi di tutto un po'. Io personalmente mi sono sempre innamorato a dispetto della razionalità e credo che se non fosse così non sarebbe stato amore ma voglia di compagnia. A volte ho anche fantasticato su come sarebbe stato avere una famiglia e dei figli con quella persona ma non niente di serio, ci penserei nel momento in cui sapessi che vi passerei il resto della vita.
Del mondo animale non so molto, non sono un'antropologo ma non mi sento di escludere che possano essere simili a noi come sentimenti. Certo a vedere alcuni documentari dove il maschio dominante batte gli altri e poi si tromba tutte le femmine non avvalora questa teoria, in quel caso mi sembra più una cosa di sopravvivenza che di piacere ma questo non vuol dire che non provino sentimenti. La conclusione è che penso che da qualche parte c'è almeno una persona per ognuno.