martedì 29 maggio 2007

Accatagliatamezzi

Attenzione: il post che sta per iniziare contiene pensieri di estrema tristezza, pertanto ne è consigliata la lettura ad un pubblico emotivamente stabile.

Oggi sono veramente giù. E' da ieri sera che sto così. Mi sento inadeguato. Non funziona niente, a partire dal ginocchio. Mix di pillole + ghiaccio, dovrebbe sistemarsi. Speriamo, perché mi fa un male cane, soprattutto a scendere le scale. Anche oggi mi ha salutato. Forse le dovrei parlare, magari solo un come stai, o forse sarebbe meglio che le dicessi anche quello che devo dirle. Non so, bisogna che veda come si mettono le cose. Perché non riesco a mettermi il cuore in pace? D'altra parte solo in Italia, della nostra età e disponibili e belle e intelligenti chissà quante ce ne sono. Ma che schifo di ragionamento però. Eppure è così che si deve fare. Perché necessariamente la persona di cui siamo innamorati ORA è quella giusta? Magari la prossima è quella giusta, o magari quella giusta era quella che abbiamo visto passarci tante volte sotto gli occhi, ma non abbiamo mai avuto il coraggio di fermare. Più probabilmente bisogna giungere ad un compromesso, come col pianoforte. Se cerchi un piano che risponda perfettamente ai tuoi ideali, sei fregato. Bisogna sceglierne uno con buon rapporto qualità/prezzo, e poi vedrai che a suonarci su ore e ore e ore te lo fai piacere. Perché diventa il tuo standard, il tuo riferimento, la tua normalità. E ogni altro piano lo confronti con lui. Deve funzionare così anche con le persone, penso. Trovare l'altra metà della mela (vedi AGG) è impossibile. Allora basta accontentarsi magari un po' all'inizio, e poi crescere insieme. Così, col tempo, lei diventa tutto per te e, se sei fortunato, tu tutto per lei. Forse è poco onesto, ma funziona, ha sempre funzionato così. E allora le faccio così schifo da non prendere neanche in considerazione l'ipotesi che magari qualcosa col tempo nasca? :-( Faccio schifo a tutti probabilmente. Forse è bene che entri in quest'ordine d'idee. Lei è stata solo una cartina al tornasole di quello che è in realtà. Perché non ho amici? Non perché sono timido, solitario, introverso. Solo perché nessuno ritiene importante la mia amicizia, perché a nessuno interessa cosa penso io, a nessuno fa piacere passare un po' di tempo con me, nessuno sta male quando sto male io e nessuno è felice quando sono contento. Perché a nessuno interessano gli altri, e in particolare a nessuno interesso io. E purtroppo se questo è vero a livello amicizia, lo è ancora di più a livello amore. Perché nessuna ha mai trovato niente in me? Perché non c'è niente da trovare in me. Sono vuoto. E lo vedo il vuoto. E mi spaventa. Non sono sfortunato, non credo alla sfortuna. Siamo padroni del nostro destino, a meno di un'accatagliatamezzi. Ma forse è in quell'accatagliatamezzi che si nasconde l'amore? E' forse lì tutta l'imprevedibilità che sta nel mondo? E' lì che rimane la mia speranza? E' da lì che potrebbe saltare fuori la luce a riempire il vuoto? Per ora non vedo la luce, non vedo tenebra, ma piuttosto un crepuscolo grigio-fumo. E le lucine sono indistinte, e non so se quella che vedo più vicina di tutte è la sua, o chissà di chi. Non può essere la sua. Non deve essere la sua. Dovrei convincermi che lei non vuole essere la mia luce, non ce la faccio. Come si fa?

Ok basta. Voleva essere un post su una canzone questa, ma sono stato troppo prolisso. Mi sa che mi tocca scriverne un altro, ora. Nella foto: Victorian Lace; per ora continuo a preferire la compagnia dei fiori a quella delle persone...

P.

2 commenti:

kiki ha detto...

lo ammetto: io non ti conosco, per cui quello che penso potrebbe non essere vero, ma... è assurdo, totalmente assurdo, che una persona che sappia pensare e scrivere in questo modo possa sentirsi vuoto!

P. ha detto...

Grazie... Che ti devo dire? Mi fa piacere un riconoscimento di questo tipo da una persona che neanch'io conosco... Ma così è...