giovedì 31 gennaio 2008

Rientro nei ranghi

Ok, il periodo di fuoco sembra essere passato. Ieri vi dico solo questo: dalle 7.30 di mattina alle 2.30 di notte, sono stato a casa solo 20 minuti. Tra esame, laurea, lezioni non pagate e festini vari. Carina la festa di ieri sera. Cioè, da un certo punto in poi. Più o meno da quando SuperMario ha fatto il secondo gol, e Juve a casa. Prima, solo un mucchio inumano di gente intorno al biliardino e, dall'altra parte un gruppo di chiacchiericcio. Poi, sempre qualcuno intorno al biliardino, ma meno, e un sacco di gente a fare giochi da tavolo. Poi il bellissimo (ma nefasto) 4vs4 a biliardino, poi a casa. E prima, un servizio fotografico (di cui non vi farò partecipi), una quindicina di bicchieri d'acqua bevuti, un'eclissi doverosa, un posto al sole con annesse e connesse chiacchiere e illazioni, ma chi se ne importa, no?, due stelle che a guardarle si sta male, qualche gesto con le mani di troppo e qualcuno che se ne accorge, un mi fa piacere (o simile) che mi sorprende e fa piacere anche a me, un penso capirà, già, capirà, un c'è qualcuno che gioca a questo gioco avvantaggiato perché legge il mio blog, e un pensiero triste. Ogni momento della nostra vita è unico e non si ripeterà mai più. Come fare coi momenti che valgono la pena di essere ricordati? Costringersi a ricordarli il meglio possibile? Registrarli da qualche parte? Un altro blog ancora? Come fare con questi momenti unici? Sperare che si ripetano, perché la vita è fatta di momenti? Ma sono momenti che fuggono...

P.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"c'è qualcuno che gioca a questo gioco avvantaggiato perché legge il mio blog" poi me lo spieghi...

P. ha detto...

Scusa, ma quante risposte a Trivial ci sono scritte da qualche parte qui sopra?