lunedì 16 luglio 2007

Ma adesso che viene la sera

Innanzitutto volevo comunicarvi che sto diventando famoso. Poi che stasera sarò breve, come mio solito, perché devo andare a prendere una birra con Lafintatartaruga che ogni tanto bazzica qui sopra. Volevo dire che Il testamento di Tito è una bella canzone. Ha un giro di accordi (Si-, Fa#-, Sol, Re o eventuali trasposizioni) sopra cui si improvvisa da dio. Va bene praticamente ogni cosa ci suoniate sopra. E fanno anche la loro porca figura. E poi è un gran pezzo di canzone. Con alcune frasi degne di nota. Sempre grande Fabrizio. E' un po' lunga, ma la posto lo stesso.

Non avrai altro Dio, all'infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse, venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te,
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.

Non nominare il nome di Dio,
non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:
ma forse era stanco, forse troppo occupato
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano
davvero, lo nominai invano.

Onora il padre. Onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:
quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che rigurgitan salmi
di schiavi e dei loro padroni
senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.

Il quinto dice "non devi rubare"
e forse io l'ho rispettato
vuotando in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.

Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami,
così sarai uomo di fede:
poi la voglia svanisce ed il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore,
ma non ho creato dolore.

Il settimo dice "non ammazzare"
se del cielo vuoi essere degno.
guardatela oggi, questa legge di Dio,
tre volte inchiodata nel legno.
guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza
e aiutali a uccidere un uomo.
Lo sanno a memoria il diritto divino
e scordano sempre il perdono.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri,
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:
nei letti degli altri, già caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:
io nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore.

No davvero sapere quella cosa mi ha messo di buon'umore. Chissà perché... ;-) Certo che figura di merda il tipo, eh... Cioè sicuro a me una cosa così non succede. Spero... Oh domani ultimo giorno di studio. Poi esame mercoledì e stop. Cioè, studiacchierò qualcosa se no a Settembre moio, però senza esagerare. Voglio godermi il nonfareuncazzotuttoilgiorno per un po'. Poi tanto mi sa che dovrò studiare piano anche, vista la magra figura di anche oggi, però un paio di giorno davanti al pc non me li toglie nessuno. E chissene se gli occhi vanno a baldracca a stare tutto il giorno qui davanti. La testa va a baldracche se non ci sto. Ed è più importante la testa, no? Anche più del fisico. Vi saluto, vado. Ciao.

P.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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