sabato 7 luglio 2007

Una serata alla Divina

Dovrei studiare, lo so, ma sono stanco, davvero stanco. Non riesco a concentrarmi neanche un po'. E dire che hanno anche anticipato l'esame di un giorno. Forse. Ieri sera Divina as usual, però non è stata serata depressa as usual. Alla fine ci siamo divertiti, ero lì con un paio di amici, uno arrivato dopo e aggregatosi, abbiamo addirittura fatto quasi l'una. Mia vis comica sugli scudi, cameriera giusta (oh, finalmente!), figura di merda dicono, ma secondo me non l'ho fatta io però boh, pils media (non si vive di sola Moretti). Poi a me sembrava un po' sciatta ieri sera, ma mi dicono di no. Boh, de gustibus. Bah dovrei smettere di pensare a tutte le persone a cui penso adesso, e a cui penso da un po'. Dovrei fare tabula rasa in testa e ripartire da zero. Ma è difficile, troppo difficile. Intanto sto più lontano possibile dal dipartimento, e questo secondo me mi fa bene. Intanto lunedì mi sa che mi tocca andarci a dare geometria. Però vorrei fare una cosa, e come al solito non so se farla o lasciare perdere. Di principio mi sono imposto che ogni tanto dovrei smettere di scegliere la seconda opzione, quindi mi sa che la farò solo per il gusto di dire che ogni tanto non ho lasciato perdere. Anche se la mia indole è di lasciar perdere. In fondo, potrebbe sì essere un bel giretto di parole vuote ma doppiate, però è anche vero che ti ho perduto senza cattiveria, e mi piace pensare che sia così. E poi almeno se sarà un no mi metto il cuore in pace definitivamente, almeno una certezza, almeno una giustificazione ragionevole per quello che non farò in futuro. Ma almeno per adesso lasciami sognare, lasciami sognare in pace.

Are you all right?
Cause I need to hear from you.

P.

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