domenica 28 ottobre 2007

Vi racconto

E' stato un po' fantozziano venerdì sera. Vabbé, andiamo al 13 delle 7 (o era il 7 delle 13?). Piovicchia. Ho un mal di gola tremendo, residuo del venerdì scorso. Saliamo tutti in macchina con un noto tiratardi, speriamo di non sforare il tetto delle quattro... Vabbé, arriviamo là e prima c'era un concerto. Quindi il solito casino leggendario. Non ci fanno passare per l'entrata alla rotonda, probabilmente il parcheggio è pieno o vogliono che si svuoti più facilmente. Ok. Andiamo sulla via Emilia bis, aperta come parcheggio. Andiamo avanti tra due file di macchine parcheggiate, non scherzo, almeno 500 mt. Ma quanta gente c'è stasera? Parcheggiamo a mezzo chilometro buono dall'ingresso. Cioè, mezzo chilometro sotto la pioggerella, che diventa pioggia seria per fortuna solo quando stiamo per entrare. Ma, nel frattempo: proprio quando passiamo per la rotonda a piedi, bagnati come pulcini, il tipo apre e fa entrare le macchine. E il parcheggio era mezzo vuoto!!! Dopo aver nominato mezzo calendario di santi, appunto facciamo per entrare. Alt: io non ho la tessera! Ah, è vero, tieni la mia giacca (di pelle, per 10 minuti sono stato un vero e proprio pheego! Vedi foto) e aspettaci. Altri 10 minuti sotto l'acqua (però 10 minuti da pheego!) poi finalmente si entra. Tutto ok, becco un mio ex compagno di scuola ciao ciao come va ciao ciao. Riesco a tornare a casa anche a un orario per cui, al momento di salire in macchina, ci avrei messo la firma. Levataccia il giorno dopo, sabato, avevo promesso che sarei andato in palestra. Poi il pomeriggio a fare logica in biblioteca. Oggi in montagna, a tagliare le foglie degli iris per l'inverno mi sono tagliato. Ahiaaaaaaaaaaaaa! Poi siamo andati a fare un giro a castagne, e più o meno così è finita la giornata. Un paio di considerazioni sparse: sono contento per una mia amica (che ha quest'indirizzo, ma tanto non ci è mai passata e ora ci passerà anche meno, vedi dopo. O che sia quello che oggi mi ha visitato una 50ina di pagine?) che ha coronato il sogno della vita, andare a fare l'ostetrica. Boh, io, quando ancora ero al livello evolutivo dell'uomo di Neanderthal, perlomeno livello sociale, leggi in quinta superiore o giù di lì, pensavo già che una persona così intelligente come lei era sprecata a fare l'ostetrica. E ho sempre continuato a pensarlo. Magari domani (non oggi: il cerotto sul dito mi fa fare troppa fatica a scrivere) posto qualcosa sui doveri morali che abbiamo nel confronto dei nostri talenti. Ora lo pensano in tanti: non è il fatto che sia contenta per il posto in un consultorio di un paesello della Riviera, ma il fatto di cui è contenta. Secondo me (e non solo secondo me) poteva puntare a ben altro, e avere ben altre ambizioni. Però dice di essere felice: sarà vero? Sarà ancora felice tra un paio d'anni? Il tempo ci darà risposta, è solo lui che sa tutto. E poi: uffa, la situazione non può essere come in tutto il resto del mondo? Non posso cancellarla da telefono, vista e mente, e magari sostituirla con una qualunque medica (brrrr, mi vergogno di questi pensieri... Magari poi li puntualizzo, perché messi così danno davvero i brividi. Però puntualizzo successivamente, sempre per il cerotto)? No, devo continuare a pensarle, per un motivo o per un altro. Se poi, un attimo prima di prendermi per andare a casa venerdì sera, tra uno scioglilingua e un altro (neanche uno giusto, e vorrei vedere...) per provare che sono sobrio, mi si dice che dovrei insistere... Uffa, poi ci penso un mese io a questa cosa. No, è solo cortesia, così come è sempre stato. Non c'è interesse, come non c'è mai stato. Lo so. Ma non posso fare a meno di illudermi, ancora, e ancora, e ancora. Aaaaaaaaaaaaaahhhhhh. Ah, stasera faccio una prova: ricomincio a riascoltare Tenco, dopo un 5-6 mesi. Vediamo che effetto mi fa.

P.

1 commento:

RadomE ha detto...

Il 7 delle 13 : P
Voto 10 alla foto!
Se la tua amica è felice così bun per lei che ha trovato la felicità in quello che fà! Se è una persona intelligente, tanto meglio, vorrà dire le persone che la consulteranno saranno in buone mani e penso non ci sia causa più nobile di questa in cui impegnare una persona intelligente. E poi è meglio fare bene qualcosa in cui si crede che fare qualcosa di "migliore" ma farlo male.

Un brindisi alle scelte! Sperando che siano giuste!