lunedì 24 dicembre 2007

Farglielo leggere

Ho trovato una cosa mentre vagolavo su un blog veramente bellissimo, un Blog, non una schifezza tipo quello che state leggendo... Una cosa che, vi assicuro, è vera. Non è una cosa del tipo lo psic risponde, ve lo giuro.

“Non voglio sapere i motivi del perché non si fa sentire. Voglio sapere con che diritto un uomo fa una cosa del genere (smettere di farsi sentire senza una spiegazione, n.d.P.) dopo un certo numero di uscite.”

[...] sparire così non è un segno di indifferenza nei tuoi riguardi: se una persona per te non conta nulla, non hai problemi a sentirla o a parlarle. Sei lui ha dei problemi a parlare con te, ecco spiegato il motivo della fuga. Comportandosi volutamente in questo modo, vuol dire a che a te ci sta pensando. Mi rendo conto quanto sia incoerente questa mia ultima frase ma devi interpretare questa “fuga” come un segnale nei tuoi confronti.

A dopo per gli auguri Natalizi.

P.

11 commenti:

RadomE ha detto...

Bah, se ci tieni ad una persona ti fai sentire perchè ti manca. Se non ti manca vuol dire che non è poi così importante per te.

P. ha detto...

Ci sono tanti motivi per cui non ti puoi fare sentire. Uno dei tanti, come ben sapete, è che sei cretino e non puoi fare nulla contro il tuo carattere. Non credo che le cose siano sempre così lineari e causali. Può mancarti dannatamente, e possono esserci anche mille motivi (più) validissimi per non farsi sentire. Che ne so, pensi che sia meglio per te non sentirsi più, se no non lo/la dimenticherai mai più. Ad esempio. O magari vuoi farle/gli capire che si è comportato/a male, e che tu non l'hai presa bene. E così le parti si rovesciano: se non ci parli è proprio perché ci tieni, e ci pensi. Se non ci pensassi, se te ne fregassi, se, per usare gergo di questo blog, fossi già passata alla successiva, che problemi ci sarebbero a parlarsi del più e del meno? Ovvio che puoi parlarci del più e del meno anche se ci tieni, alla persona. Ma, come ben sai, se A=>B, non è assolutamente detto che not(A)=>not(B), dove A=ci parli e B=è importante per te... O meglio, la logica umana, soprattutto per quanto riguarda quello di cui stiamo parlando, è troppo più complessa della logica matematica: pensa solo alle inibizioni personali, che uno si pone senza alcuna ragione "apparente" esterna...

RadomE ha detto...

La logica umana è complessa ma se ti manca qualcuno ti fai sentire e non ti frega nulla delle conseguenze. Se i motivi ke ti spingono al silenzio sonon meno forti della voglia di sentire la persona allora come ho detto prima vuol dire che non ci tieni poi molto e preferisci scomparire invece di sistemare le cose.

P. ha detto...

La logica umana è complessa, e se ti manca qualcuno alla fine prima pensi a te e poi alle conseguenze. Se farsi sentire significa stare da schifo per un altro mese, per quanto tu voglia vederla/sentirla (scusate se parlo al femminile, ma mi viene più naturale, non sono gai), eviti. L'io prima di tutto. Mi sembri me (ma anche un altro) un po' di mesi fa. E' molto bello quello che dici, ma mi sembra un po' troppo idealizzato. A volte serve/bisogna anche staccare un po'. Se ci tieni, e a sentirla l'unica cosa che ottieni è che hai una conferma che lei non sa che farsene di te? (Nessun riferimento personale, attenzione!) Se si ha un rapporto con un'altra persona, bisogna essere in due, tu e lei/lui. Allora ci sono le conseguenze di un atto sul rapporto, ma ci sono anche le conseguenze su entrambi, sull'altro (e su quello che pensa di te) e soprattutto su di te. E poi non è detto sia per sempre... Comunque, è vero, mettendosi nei panni di quello che non è scomparso, è piuttosto imbarazzante, lo ammetto.

RadomE ha detto...

Concordo sull'ultimo post. Capisco quello che vuoi dire, però almeno per esperienza personale ho visto che chi ci tiene davvero si fà sentire anche se poco. Chi invece scompare del tutto e poi trova delle scuse, significa che non ha interessi di alcun tipo.

Anonimo ha detto...

Oh, io mi assento qualche giorno e come al solito scrivi il Post Dell'Anno... Molto bella la risposta del tipo, io anche credo che molte volte chi non ti parla è perchè ti pensa, e tu ne sei la prova. Però stai attento: "molte volte" != "sempre", quindi vedi di non illuderti troppo!

Comunque in queste vacanze vi chiarirete... VERO?!?

N.d.P.: scusa, l'ho copincollato solo ho tolto una parola che è meglio e preferisco non ci sia.

P. ha detto...

Mah veramente voleva essere riferita a me la cosa, non a lei... Io aspetto. Poi quello che viene, se viene, viene. Anche solo un paio di parole di chiarimento. Anche meno.

RadomE ha detto...

Con una parola non è molto facile chiarirsi...certo un gesto a volte vale più di mille parole :P

P. ha detto...

E poi, a dire il vero, caro Bradipo, di questo post non ho che scritto un paio di righe, io... E sta per passare alla storia come il post più commentato. E questo dovrebbe farmi riflettere un poco, mi sa. Già, parole, parole, parole, sono il primo a pensare che siano completamente inutili, o poco più. Le parole non sono niente, se non il guscio di quello che c'è di più profondo. O, se volete, il nostro goffissimo e sempre disastroso tentativo di comunicarlo, quello che c'è nel profondo. Se non c'è niente, le parole sono false e non servono a niente, se non a mascherare a entrambi il niente. Se c'è qualcosa, non c'è bisogno di parole, ci sono mille metodi più sinceri, carini, divertenti, profondi e divertenti. E divertenti. Penso.

RadomE ha detto...

Hai detto due volte, "divertenti"..hehehe malandrino XD
La penso come te comunque, anche se penso che non bisogna dare le cose per scontate e che le parole siano necessarie a sostenere quello che si vuole far capire con i gesti.
Con le parole si possono mostrare tutta una serie di sfumature che rendono unico un rapporto.
Bisogna solo avere il coraggio di usarle ed essere sinceri ovviamente.

P. ha detto...

Sì, l'ho fatto apposta. Purtroppo nelle parole si vedono troppo spesso sfumature che il parlante non voleva assolutamente comunicare... Ne so qualcosa io...