domenica 16 dicembre 2007

Post sul Natale, ancora rimandato

Non ho voglia di scriverlo oggi. Oggi mi sono smazzato un po' sulla tesi, sul CdV, ma non ci capisco veramente una cippa. Forse è colpa del libro, magari domani passo dal relatore e dico che non c'ho capito nulla. Pensavo, stimolato dai commenti, a una cosa. Sì ho una paura folle a sapere la verità, perché è quella verità che nascondo a me stesso da troppo tempo ormai. Il problema è che come al solito penso di non essere capace di far niente. So che non sarò capace di tirarmi su, di ricominciare a guardarmi intorno. So che ricomincerà la vita grigia di sempre: studio, piano, computer, studio, piano, matematica, studio, e così via. Figuriamoci se sarò capace di, come si dice, che brutto termine, provarci con qualcuno. Non ho la faccia tosta per farlo, non ho la costanza necessaria, la gente la frequento saltuariamente, non c'è nessun posto a parte il dipartimento (ma, promessa, basta dipartimento...) che frequento regolarmente. Non ho un gruppo di amici, non ho la compagnia con cui uscire regolarmente, non ho nessuno se non maschio che frequento spesso. Non ho voglia di prevenire le vostre obiezioni su ciò. Fatemele, poi rispondo. Così non spreco fiato per niente. E' che lei è l'unica fiammella, quello che è andato più vicino a farmi sentire una persona importante per qualcuno. E capite cosa intendo, e non venitemi a dire che a matematica sono importante per tanta gente. E' un altro tipo di importante che intendo, diverso. E così, col a nessuno frega nulla di me, intendo la stessa cosa, però al negativo. E una cosa meno razionale, non è il desiderio di riscuotere stima nella persona media che mi conosce. E' di più. La pesona media che mi conosce, se scompaio senza lasciar traccia, dopo due giorni se va bene è già lì che la vita va avanti esattamente come prima. E' avere qualcuno che ogni tanto ti dice che ti vuole bene. Io sono inadatto per queste cose mi sa. Per stare lì e mostrare a qualcuno che sei interessante, solo perché t'interessa lei. Mi puzza di banale, di ammuffito da secoli di ripetizione. E poi di falso, tanto se non ottieni quello che vuoi non te ne frega più niente di mostrarti interessante, anzi, scappi e non ti fai più sentire né vedere, tanto da lì non puoi più spremere alcunché. E anche se lei non è magari niente di che, una tra mille che ce ne sono duemila meglio, lei intanto è l'unica che, almeno per poco, mi ha fatto sentire importante. Per poco e con tutti i se e ma che magari conoscete tutti. Ma cosa vi spiego a fare, non c'è nessuno lì fuori che mi capisce. A nessuno interesserò mai io. Perché sono un orso, asociale, scontroso, sincero.

Bof. Ah, la previsione commenti era:

Radome, una cosa del tipo: ma tu parlale, vedrai poi se sarà stato inutile, amici qui amici là, gnamme gnamme, lollosa questa idea di prevedere i commenti. Sloth: questa idea te l'ho data io, perciò ho già letto queste righe. Comunque se le parli e non ottieni niente allora non è lei la tua metà, basta pensarle, basta pensare ai suoi surrogati. Gli altri, tanto, non commentano mai.

Ci sono andato più vicino col Bradipo. Vabbè, sono apatico (e atipico), non ho voglia di scrivere null'altro.

P.

1 commento:

RadomE ha detto...

Ehi guarda là, una scimmia a tre teste!