giovedì 21 giugno 2007

Feticismo musico-supportale

Intanto con questo titolo mi sono garantito almeno un centinaio di visite direttamente da Google. No, è che volevo parlare di questo mio problema, questa mia deviazione. E' che sono un maniaco del cd, più della musica che contiene, del supporto vero e proprio. Una sorta di feticismo del supporto musicale. Quanti ne avrò miei? Boh, non tantissimi, ma considerate le mie finanze abbastanza. Spe che li conto... Bah ho perso il conto già un paio di volte. Comunque intorno 400, solo miei. La maggior parte di classica, comprati, regalati, alcuni ereditati dal nonno, nelle riviste, su internet, alla Ricordi. Da mio nonno viene questa passione, lui ne avrà un migliaio, tutti di lirica. A me non piace la lirica. E poi alla fine è come se fossero miei, dato che lui non c'è più e a mia nonna non piace tanto neanche a lei. Cioè mi spiego, non è che non mi piaccia la musica ma il supporto, se non amassi la musica non mi preoccuperei neanche di stare a spendere soldi in cd. Ma non mi basta/interessa scaricarli, io voglio il cd originale, poter leggere il libretto, vedere le file di cd tutti dello stesso colore, poter dire: io ce l'ho. E poi scaricare è rubare il lavoro altrui, e non è giusto, anche se lo fanno tutti. Sono maniaco nei loro contronti. Ci tengo quasi più di ogni altra cosa materiale, se mi dicono o loro o il piano (verticale) butto dalla torre il piano (per il coda poi ne parliamo...). Li tratto con cura, sto attento a non metterci le dita sopra, se si rigano mi incazzo come una iena e poi mi deprimo, come se avessi una cicatrice io (no, scherzo, a questo livello non ci sono ancora arrivato...).

Ce li ho qui sopra, sugli scaffali sopra lo schermo del pc, su cui c'è anche il post-it con "per dott. Baroni" e un ritratto di Glenn ritagliato da un bando di concorso, qui in camera, dove c'è tutto il mio mondo. I poster che ho preso a teatro, le prime tre serie degli X-files in videocassetta, la roba dell'uni, il gagliardetto di Inter-Lecce autografato anche da Figo e Adriano, la maglia di Vieira con autografo+dedica, l'orsettino ricordo dell gita a Berlino di quinta, il metronomo rotto a ricordarmi che sono un musicista, per quanto scarso, la penna di vetro presa a Murano, e cazzo che tramonto sul Canal Grande quel giorno, avrò avuto 12 anni, me lo ricordo ancora, tutto rosso era, e guardarlo dal Ponte di Rialto, senza altri turisti rompicazzo, e brividi, e lì mi sono innamorato perdutamente di Venezia, come di Lei, e ho paura di tornarci per rompere quell'aura mistico/leggendaria che per me ha. E poi lo scaffale con i libri di piano che ormai non uso più, la collezione di francobolli che facevo un sacco di tempo fa e che poi ho smesso perché non me ne capivo un cavolo e spendevo un sacco di soldi per niente, e la collezione degli eurini austriaci di Mozart, ho un'adorazione religiosa per Mozart, ne avrò una 50ina di eurini. E la pergamena di laurea che devo ancora incorniciare, e poi dove la metto, tra l'attaccapanni che non uso mai e il puzzle della ballerina di Degas. E il comodino con sopra una vecchia settimana enigmistica, qualche topolino, il meridiano Mondadori di Borges che devo sempre finire di leggere, l'ultimo libro di Luttazzi, ora è arrivato anche il meridiano di Hesse che ho fregato a mia sorella, tanto gliel'avevo regalato io per Natale. La amo la mia camera. Ci passo praticamente tutto il tempo che passo a casa. Peccato non ci stia il piano, se no i miei davvero non mi vedono più.

P.

1 commento:

Unknown ha detto...

Se vuoi aggiungerne uno ai tuoi 400, ti consiglio questo: Leos Janácek - A Recollection (CD)
2001 ECM Records | CD 00289 4616602 4. Suona Schiff...lo andiamo a vedere a bologna? Emilio