martedì 19 giugno 2007

Perelman

Toh guarda un matematico in prima pagina su repubblica.it: click here. Ma sì, fa tanto di stereotipo il matematico pazzo e genialoide che si emargina... Tra l'altro il prossimo anno facciamo un corso intero tostissimo sulle tecniche usate da questo tipo e sulla sua dimostrazione. Ah anche oggi lo scritto è andato abbastanza bene, spero. Solo che l'orale ce lo fa giovedì, e fino ad allora devo continuare a studiare... Uffa. Comunque tra oggi e ieri ho capito una cosa. Magari il destino esiste, e nell'altro post mi sono sbagliato. Forse è già scritto tutto quello che faremo, che diremo, che vivremo. E il mio destino mi predice esattamente che sarò preciso preciso come sono stato fino ad ora, che io faccia sempre quello che gli altri si aspettano da me, studioso, diligente, un bravo ragazzo con la testa sulle spalle tutto casa e università (chiesa no...). E tanto non ci posso fare niente, e tanto non ci ho mai fatto niente e non ho mai avuto la forza di farci niente. Quindi è meglio se mi rimetto a studiare, giù la cresta, giù la testa sui libri, basta pensieri strani, uscire con qualcuna? Ma quando mai, cos'è questa novità, a 22 anni suonati uscire con qualcuna... Giù la testa, ricominciare a marciare, tutti esami con 30 o 30 e lode, pianoforte invece senza infamia e senza lode, relazioni sociali (vedi alla voce amici) nella norma, educato con le amiche della mamma, coi vicini di casa, tenere compagnia alla nonna quando è da sola. Forse è questo il mio destino e non posso farci niente, soliti amici, ogni tanto birra alla divina, mai una pazzia, mai una sbronza, mai fare casino, mai essere felice per una qualche cazzata, mai essere emozionato per una persona. Quindi è inutile che mi arrabatti tanto, che mi disperi se le cose non vanno come voglio, che mi strugga perché non riesco a fare niente per far andare le cose come vorrei che andassero. Accontentarmi di due amici che mi credono una delle migliori persone che conoscono, delle amiche della mamma che dicono che sono un bel ragazzo e ma ce l'hai la morosa? Accontentarmi di essere considerato dalla maggior parte delle persone che conosco un geniaccio in matematica, un'entità un po' misteriosa, triste, riservato, scazzato a volte. Che lavòr, come si dice da me. Già, forse è meglio se vado a studiare che ho già perso troppo tempo qui.

P.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Al di la di Perelman al di la del post..ci sono persone che sentono di più..che vedono di più.. che viaggiano su di una via dove pochi riescono a passare... e per loro e più dura più vera..

Anonimo ha detto...

Sono tornato! Che figo Perelman... Io da grande voglio diventare come lui! Tanto il prossimo anno vivremo solo di lui... Ma alla fine Aro...ehm... A^2 come è andato?

P. ha detto...

A^2 credo sia andato bene, l'orale orale mi ha dato 30, l'orale scritto me lo sono autocorretto e mi sono dato 28.5--, che credo sia 28+. Ha detto che se lo guarda un po' e poi mi dice, ma non ci credo tanto. Fra un po' vado da P. (l'altro) e mi faccio registrare il 30.

Grazie a anonimo con la tastiera senza "è" né "à" per il commento.