sabato 30 giugno 2007

Specchi

Perché sono ridotto a questo punto, a invidiare persone con cui l'unica cosa che dovrei spartire è una buona dose di invidia, sì, ma da parte loro? Ho bisogno di qualcuno che mi tiri su anche con una buona dose di calci, se necessari. Chi si offre? C'è una persona a me molto cara che continua a cercare di convincermi che a questo mondo c'è una gustizia, che prima o poi le cose si pagano, che vale la pena essere una persona onesta coerente corretta&retta e trattare bene chiunque anche chi non se lo merita. Io non ci credo neanche un po'. Non esiste la giustizia, un'altra assolutizzazione usa a renderci la vita un po' meno nera. Chi gliene frega se sono ipersensibile? A cosa serve, se non per stare male a livello 100 per cose che meritano un livello 3 o 4 massimo? Sarebbe troppo facile se a una buona azione corrispondesse un ritorno, così come afferma chi crede. E infatti su cosa si basa il credere, se non sulla paura della morte e sullo scacciarla attraverso assolutizzazioni (amore assoluto...) e regole di morale "umana", corretta, giusta secondo i nostri parametri? Siamo tutti fragili, ma è troppo cercare una soluzione così. Sono buono=otterrò la beatitudine eterna. Facile, lineare, corretto. Ma la vita non è facile, lineare, men che meno corretta. E' un casino, è tortuosa, ha le sue cazzo di strade contorte, ma soprattutto è tremendamente ingiusta. Se sei buono, 100 su 100 che lo prendi nel culo. Smentitemi, coraggio. Forza. Aspetto argomentazioni. E infatti cosa hanno commentato quando ho detto "l'ho sempre trattata come una regina"? Bravo, la prossima volta ti scanti, hai imparato la lezione. Ecco, l'ho forse imparato a essere stronzo, cinico? No. Non ce la faccio. Come faccio poi a guardarmi allo specchio, se so che ho fatto stare male una persona? O meglio spaccarli tutti gli specchi, e chissene della sfiga? Meglio non potersi guardare più in faccia, ma uscire con qualcuno, che magari ti ama alla follia? No. Io sono coerente, e ho una dignità. Tutto il resto è vanità, per chiudere il cerchio, o meglio, il nastro di Moebius (mmmh questa è davvero fine, complimenti a chi la capisce).

P.

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