lunedì 4 giugno 2007

Psicologia pappagallo foto sorriso

Niente paura, non mi metto a parlare dell'arte parlare del cervello. Chissà tra l'altro che cosa caverebbe dalla mia testa un/a psicologo/a. Probabilmente che sono paranoico e sotto la media. E' che ho visto sul libro di psicologia di mia sorella una vignetta carina, ma non l'ho trovata su internet. Fa più o meno così: c'è un pappagallo davanti uno specchio che dice "Ehi, che diavolo è questo, avevo chiesto una partner..." e continua "probabilmente mi avete preso per un idiota...". Poi sta un po' lì, e dopo un po' si vede che guarda la sua immagine riflessa con occhi dolci. Carina, bisogna sapere che i pappagalli corteggiano nella realtà le loro immagini riflesse. Sarà la mia strada probabilmente. Non lo specchio, già non riesco a guardarmi in faccia nemmeno quando mi faccio la barba. Probabilmente mi basterà una foto, che ne so, di Scarlett o di Cameron (non Diaz, lo guardate House? Ma come si fa a resistere a un tal sorriso?). La piazzo sulla scrivania e le faccio gli occhi dolci. E mi illudo. Se non altro mi illudo per chi vale la pena di illudersi, tanto il risultato è lo stesso, alla fine. Ecco. Sono triste, mi sono intristito come al solito. Sempre quando penso mi intristisco. E' perché prendo atto della realtà, e la realtà è tremendamente cinica, e triste. Ah sì. Mi son visto un dialogo su una puntata di House che mi ha garbato molto. Fa

P(azienta): Voglio solo parlare
H(ouse): del nulla. Se non parli di nulla, nulla cambierà.
P: Potrebbe.
H: Come?
P: Col tempo. Il tempo cambia tutto.
H: Questo è quello che si dice. Ma non è vero. Fare qualcosa cambia le cose. Non fare niente... le lascia esattamente com'erano.

Mi piacerebbe essere cinico e brillante come quell'uomo. Abbiamo qualche tratto in comune. Anche io non mi faccio la barba troppo spesso, anche io suonacchio il piano, anche a me tra poco mi servirà il bastone, e anche io sono uscito per un po' ma senza successo con una ragazza splendida. E forse è per la frase in corsivo che sono così triste. Non sono capace di fare niente, e difatti le cose sono esattamente come ieri, come un mese fa, come un anno fa, come sempre. Lo so che la vita scorre senza sosta e se ne frega di noi, ma io questa cosa la sento in particolar modo. Perché non faccio mai niente per oppormi al flusso delle cose, faccio sempre quello che devo fare, mai quello che voglio veramente fare. Mi lascio in continuazione trascinare dal flusso degli eventi, mai non dico mi opponga ma almeno fare un po' di resistenza. Per quello dicevo che vorrei che La ballata dell'eroe fosse stata scritta per me. Perché avrei fatto qualcosa per qualcuno, per la mia patria. Perché sarei stato qualcuno, un eroe. Ma soprattutto perché ci sarebbe stato qualcuno che mi amava.

Nelle foto: altri hemerocallis che aspettano di essere scartati perché costano troppo. Esempio: l'ultimo 60 euro.
Ciao al mio nuovo, sesto, lettore. Ciao Zilio!!

P.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Questa solo DimDairwen (forse) può apprezzarla in pieno:
"Paolo, oggi mi sembri il Dr.House senza il Vicodin..."