sabato 29 settembre 2007

Grande saggio

Daniele. Volevo andare anche io a firmare per il V-Day. Non mi convincevano tanto le modalità, alcune proposte, però mi sarebbe piaciuto fare parte di quelli che vogliono fare capire al potere che non può fare quel cazzo che gli pare e che la gente è stufa della politica fatta come è fatta adesso. Se non altro i giovani, la maggior parte dei giovani. Sono andato in piazza, ma avevano finito i moduli. Per fortuna. Perché dopo le mie convinzioni anti-V si sono rafforzate. Anche per il fatto che mi dà sui nervi quando una persona ha troppo seguito (e quando l'ha basandosi sul solito populismo, cavalcando la cresta dell'onda, basandosi spesso sul fanatismo dei fan che prendono per oro colato ogni cosa che dice, anche le stronzate colossali) e quando le persone dicono "Ah io seguo e leggo Grillo" perché fa figo, fa impegnato socialmente ecc. Se ti impegni socialmente non c'è bisogno di dirlo, lo fai perché vuoi migliorare quello che ti sta intorno, non perché vuoi che quelli che ti stanno intorno lo sappiano. Mille volte più rispetto a chi dà 50 euri in beneficenza e non lo dice a anima viva, di quello che ne dona 500 e se ne vanta in lungo e in largo (questo discorso, se fossi uno che la riceve la beneficenza, varrebbe come un soldo di cacio: ma visto che ho la fortuna di non vivere in Africa e di poter permettermi di giudicarle queste cose (e perché no, anche di farne di beneficenza...), lo faccio). Sottolineo in particolare due cose dall'intervento:

Lenny Bruce sosteneva, a ragione, che chi fa satira non è migliore dei suoi bersagli. Se parli alla pancia, certo che riempi le piazze, ma non è "democrazia dal basso": al massimo è flash-mobbing.


et

Senza la dimensione collettiva, negata oggi dallo Stato e dal mercato, l'individuo resta indifeso, perde i suoi diritti, non può più essere rappresentato, viene manipolato. E' questo il grido disperato che nessuno ascolta. La soluzione ai problemi sociali, economici e culturali del nostro Paese può essere solo collettiva. A quel punto diventerebbe semplice, anche per Grillo, dire:- Non sono il vostro leader. Pensate col vostro cervello. Siate voi il cambiamento che volete vedere nel mondo.

P.

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